



Sex Dreams Sogni erotici di un matematico sognatore – sogno del 13.06.23
Tempo di lettura : 3 minutiRead MoreUn ponte di Natale fra passato e presente – Sogno del 20 dicembre 2008
Tempo di lettura : 4 minutiRead MoreUnder the Dome e l’uomo di ombra e fumo – Sogno del 6 novembre 2014
Tempo di lettura : 4 minutiIl sogno Under the Dome e l’uomo di ombra e fumo è sicuramente figlio del libro “La parete” della scrittrice austriaca Marlen Haushofer. La sua storia di vita fu intensa e travagliata. Storia travagliata come del resto molte lo furono nell’Europa quasi in guerra degli anni 30 e 40. Ma non vorrei tediarvi troppo e quindi vi rimando al relativo link di Wikipedia dove potrete troverete molte informazioni sull’autrice. Come antefatto del vorrei però dirvi che il libro è una delicatissimo racconto al femminile di trasparenza psicologica volta a contrastare il maschilismo imperante in quegli anni. Il sogno, opportunamente investigato con la tecnica del training autogeno, si mostrò a me come un chiaro esempio della necessità personale di affrancarsi da qualcosa o da qualcuno. Molti dopo continuo a pensare con curiosità ai protocolli di training autogeno relativi a questo sogno. I titoli, le immagini e i posizionamenti SEO di questo articolo sono stati generati con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale.
Vorrei augurarvi buona lettura nella speranza che qualcuno di voi incuriosito dall’introduzione di questo articolo si procuri il libro e lo legga. Costa pochi euro e sarà una lettura veramente indimenticabile.
Sono in una casa che non riconosco. Con me c’è mia moglie. All’esterno vedo un boschetto e un fiume. Sentiamo chiaramente il rumore dell’acqua che scorre verso valle. Il luogo sembra una comunità montana. Forse è mezza primavera ma la notte è piuttosto fredda. Per una qualche ragione avverto che siamo nella zona del bolognese. Sento rumori provenire dall’esterno, forse qualcuno vuole entrare in casa. Guardando dalle persiane socchiuse vediamo all’esterno l’ombra di uno sconosciuto che sembra illuminata dalla luna.

È un uomo che indossa un soprabito con il bavero rialzato e cammina con passo lento e deciso. L’ombra si ferma dietro le finestre e la vediamo mentre cerca di guardare dentro . Non siamo preoccupati ma piuttosto curiosi di sapere chi possa essere quello sconosciuto. L’interno della casa è nel silenzio più assoluto. Sentiamo suonare il campanello . Guardo in faccia mia moglie ma non ne vedo il volto. Mi ritrovo davanti alla porta di ingresso e sono indeciso se aprire la porta o meno. C’è un lampione acceso fuori dall’uscio che emana una luce giallina. Il tutto rende la scena molto inquietante . Apro lentamente la porta e un forte senso di pericolo mi assale . Non sto guardano in volto lo sconosciuto ma per una qualche ragione cerco di proteggermi guardando per terra.
L’uomo è fermo a pochi centimetri da me e io alzo lo sguardo. Lui non dice nulla e non fa nulla , è semplicemente fermo, immobile come se fosse congelato nel tempo . La scena è molto fredda e le pareti della casa sembrano ricoperte da ghiaccio. Io passo attraverso l’uomo come se fosse fatto solo di ombra e fumo. Sono sulla strada che è sul davanti della casa. E’ molto freddo e la notte è buia e profonda. I suoni sono scomparsi e la scena sembra congelata da un leggero strato di ghiaccio. Non mi volto ma so che l’uomo è sempre fermo immobile davanti alla porta d’ingresso. Non sembra vivo. La situazione è avvalorata dal fatto che quando ho attraversato l’uomo fatto di ombra e fumo ho provato un brivido freddo .

Adesso sono sulla strada davanti all’abitazione e davanti a me vedo un fungo enorme alto un paio di metri. E’ scuro e senza colore ma non mi sembra minaccioso. Il suo profilo si staglia nella notte del montagna che è illuminata solo dalla luna piena. Non ci sono luci. Solo la luna piena rischiara il tutto. Mentre mi avvicino cautamente al fungo, nella mia mente si fa largo una data. Nel sogno sto pensando intensamente al 17 novembre 2014. Alzo lo sguardo e vedo una stella cadente. Improvvisamente una forza irresistibile mi attrae verso l’alto. Mi sento sbriciolare come se fossi fatto di terra arida. Io stesso mi osservo da terra mentre prendo il volo fino a essere ridotto in polvere e a scomparire del tutto nel cielo che nel frattempo è diventato più luminoso. Mi ritrovo schiacciato contro il vetro di una enorme cupola che racchiude la casa e il luogo da dove provengo.
La cupola abbraccia un intero monte e la cittadina che è nella valle sottostante quindi è una costruzione gigantesca. La mia guancia è premuta contro il vetro o forse verso il campo di forza che raccoglie la scena sottostante. Non posso muovermi e ho la sensazione di essere paralizzato. Osservo l’ambiente esterno alla cupola. Siamo in montagna nei pressi del rifugio Galassi sul monte Antelao. La forza misteriosa che mi divide dal mondo sottostante tenta di proteggermi o almeno io avverto questa sensazione. Un senso di blu mi assale prepotente. Vorrei stringere o abbracciare qualcuno ma non so esattamente chi. Mia moglie che nella prima parte del sogno era con me, è ancora nella casa. So bene che sotto la sommità della gigantesca cupola di vetro non sono solo. Ci sono diverse persone che conosco (conosco in sogno ma non so chi siano nella realtà).
Inizio a scendere verso terra fluttuando lentamente nell’aria. Arrivo a terra nei pressi della casa. Ora è giorno e l’uomo fatto di ombra e fumo è sparito. Il lampione esterno sopra l’uscio di casa è ancora acceso. Mi dirigo verso l’uscita della cupola che è una tipica porta di sicurezza con apertura a spinta. La porta è semplicemente intelaiata nel vetro che costituisce il guscio di vetro. Sopra la porta c’è un cartello del tipo che segnala un pericolo. Lo vedo chiaramente, la scritta recita “mondo esterno”. Senza alcuna esitazione spingo il maniglione antipanico e apro la porta. Dopo un profondo respiro l’aria esterna piacevolmente fredda mi avvolge in maniera frizzante. Richiudo la porta dietro di me. E’ ora di andare in ufficio.

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Una donna di Spade – Sogno del 15/06/2014
Tempo di lettura : 3 minutiIl sogno una donna di spade inizia a Venezia nei dintorni di palazzo Ducale. Per qualche strana ragione non è come lo conosco nella realtà. Sembra piuttosto assomigliare a una enorme arena per rappresentazioni. E’ pieno di sedie e c’è molta gente in attesa. E’ sera e assieme a me ci sono mia moglie e mia figlia. Ho la strana sensazione che tutta quella gente stia attendendo noi. Infatti in breve si alza mia figlia la quale è in realtà è notoriamente timida e si lancia sul palco per presentarsi.
Lo speaker la annuncia . Lei si esibisce in un qualche genere di rappresentazione raccogliendo da quell’enorme pubblico molti applausi .
il sogno gioca brutti scherzi e un secondo dopo questo quadretto mi ritrovo in una vecchia bottega d’antiquariato veneziano. L’ambiente è proprio come dovrebbe essere. Quadri polverosi, volumi scuriti dal tempo e accatastati senza alcun ordine. L’antiquario è una mia ex collega di lavoro e mi sta mostrando una antica pianta della città Di Venezia. Nel sogno sento che ho un qualche compito ben preciso. Dopo poco tutto mi è chiaro. Devo andare a palazzo Ducale per combattere con la spada (medioevale) contro qualcuno. Manco a dirlo la spada medioevale è proprio l’arma con la quale faccio allenamento nella mia contrada.
Esco dal negozio di antiquariato con mia moglie appresso. Una una persona che non conosco mi si para davanti. Improvvisamente il tizio inizia a menare fendenti di dritto e rovescio. Io mi metto in guardia destra in posizione di parata. Avverto che per qualche motivo non riesco a essere sciolto come lo sono in realtà . Mi difendo con tutte le mosse che conosco ma con scarso risultato. Mia moglie mi osserva e pensa che io sia matto. Ad un certo punto del combattimento smetto di pensare come sempre dice l maestro nella realtà e inizio a tirare fendenti incrociati di dritto e rovescio. Tutto mi viene automatico, ma qualche sbaglio lo faccio sempre come veramente accade in allenamento.
Curiosamente nel sogno ho gli stessi difetti che ho nella vita reale. I miei piedi sono nella posizione errata e capisco che il maestro ha ragione . Se sono storto il colpo partirà storto e fuori linea, oltretutto se non porto correttamente il colpo, il mio compagno rischierò seriamente di fargli male. Realizzo che il combattimento di spade non è un gioco da bambini . Con qualche chilo di acciaio puoi fare seriamente male a qualcuno anche se è solo una simulazione. Le spade che si usano in allenamento sono solo repliche ma pur sempre delle armi da offesa.

La città è stupenda nella dolce notte della laguna. Le luci si riflettono sull’acqua sembrando tanti alberi di natale illuminati da mille lampadine. Venezia sembra risplendere come solo lei sa fare. Eterne armonie escono dai vicoli e canali avvolgendo me e mia moglie. Il combattimento prosegue senza troppa convinzione su un ponte coperto che in realtà è il collegamento di due palazzi i quali si affacciano su un canale antistante la laguna. So bene che nel sogno sono io a combattere, ma nello stesso tempo mi osservo da lontano.
Sono sulla riva di piazza San Marco e dalla mia posizione posso chiaramente osservare il duello. Il tutto ha un che di irreale e artefatto. Più che uno scontro sembra piuttosto un incrocio di spade fra amici. Ad un tratto la persona con la quale combatto inizia a dirmi che non sono nella posizione corretta che sto facendo un sacco di errori. Non sono abbastanza veloce, i piedi non sono posizionati correttamente e continuo a incrociare il passo. Io proseguo ancora nel duello ma il mio compagno si ferma e mi chiede cosa mi ha raccomandato a proposito delle distanze di sicurezza . Sembra spazientito e capisco che in realtà non è una persona qualsiasi ma il maestro d’armi che ci allena nella vita reale. Nel sogno penso che mi sta prendendo in giro come sempre. Pur essendo una persona assolutamente piacevole e divertente e’ in realtà inflessibile (come un vero maestro d’armi).
Improvvisamente lui avanza e tira un fendente rovescio, automaticamente torno in posizione di parata e rispondo con un fendente di dritto. A quel punto lui prende in ostaggio mia moglie e aggrappandosi ad una corda tipo liana si lancia dalla finestra cingendo in vita la mia consorte. Ambedue atterrano sullo spiazzo davanti al palazzo dove si stava svolgendo il combattimento. Io non ci penso due volte e mi lancio dalla finestra nel tentativo di liberare mia moglie. Nel sogno penso finestra.
Ma che razza di sogno è questo ?. Ma non era un allenamento ?. Perché diavolo stiamo facendo tutta questa confusione ?. Comunque arrivo anche io e mi paro davanti ai due. Il maestro dice che era ora di fare qualcosa di buono e che il colpo è stato portato correttamente. Mi fa i complimenti e dice quello che mi ha ripetuto veramente anche ieri sera. L’hai fatto bene una volta, se ripeti la mossa altre 1000 volte alla fine l’avrai imparata. Il quid è quindi ‘pensa di meno e combatti di più, il resto verrà automaticamente senza pensarci troppo’.
Il sogno sta per terminare. Claudia torna volentieri da me abbracciandomi. Io capisco “forse” perché ho combattuto. E’ lei la mia vera donna di spade.

Sei donne e un mistero Parte seconda- Sogno del 30/10/2022
Tempo di lettura : 3 minutiRiprendiamo con il Sei donne e un mistero parte seconda. Nell’ultima parte del racconto emerge il mistero. Una scrittrice di libri relativi alla vita delle persone appare sulla scena. Ha in mano un libro con il mio nome in copertina e legge il mio futuro. Le immagini di questo articolo sono state automaticamente generate con testi descrittivi del racconto originale tramine OpenAI.
La scena interna si anima. Fino ad ora le sei donne sono sempre state in silenzio ma adesso le vedo chiacchierare animatamente fra di loro. Bevono tè e assaggiano biscottini allo zenzero. A me lo zenzero non piace ma fa tanto Natale per cui nel sogno credo ci stia benissimo e ho anche l’impressione di sentirne il profumo. Non capisco perché penso al Natale sapendo benissimo che il sogno è ambientato nel periodo che suppongo essere quello di Halloween. Sembra la scena di un libro di Miss Marple la celebre investigatrice di Agata Christie. Se nel sogno c’è lei di sicuro c’è di mezzo un mistero. Questa parte del sogno è piuttosto confusa ma avverto che c’è un problema legato al tempo che nelle nostre vite è riservato ad amare le persone.
Le donne continuano a discutere e il dibattito si fa sempre più concitato. Parlano del loro futuro come famiglia. Io non capisco bene il senso della conversazione e i ricordi di questa fase sono confusi. Improvvisamente alcune persone si rivolgono direttamente a me dicendo di smettere di galleggiare a mezz’aria e di venire ad aiutarle perché c’è una decisione da prendere. Mi sento agitato e il sogno assume contorni più indefiniti e confusi.
Mi chiedo come quei personaggi possano essere consapevoli della mia presenza. Mi avvicino alle figure della scena e chiedo come posso aiutare. Mi spiegano che la discussione verte sul fatto che fra poco ognuna prenderà la propria strada. La donna più anziana dice che è una scrittirice delle vite degli altri. Lei ha il compito di scrivere le vite delle persone su un libro. Non è chiaro cosa sia il libro o cosa vi sia scritto ma la scrittrice applica la sua fantasia al racconto letterario del mistero e ciò che scrive prima o poi si avvera realmente nella vita delle persone.
La scrittrice dice che le loro strade presto divergeranno e l’unità della loro famiglia non esisterà più. Nulla sarà più come prima. Apre un libro con il mio nome e legge con attenzione il contenuto. Quel libro non l’ha scritto lei ma un suo collega. Legge per un po’ e trova alcuni passaggi interessanti. Dice che non trova niente di particolare sulla mia vita ma la sensazione di separazione che il loro gruppo sta per provare sarà uguale anche per me.

Conosco bene l’argomento e nel sogno penso ciò che penso nella vita reale. Solo apparentemente le situazioni non mutano e non si evolvono. In realtà la nostra vita cambia minuto dopo minuto anche se sembra sempre uguale. Poi, un giorno ti svegli e ti accorgi che la tua vita è cambiata dalla notte al giorno e che tu non puoi più farci nulla. Quindi il lasso di tempo per la felicità e amare i nostri cari è breve per cui conviene sfruttarlo e stare allegri. In ciò non c’è mistero, è il semplice divenire e cambiamento delle cose insito nella vita di tutti noi.
Dopo questi ragionamenti ricordo di avere avvertito una sensazione di irrigidimento e incapacità di reagire agli eventi. Sono smarrito, non ho più voce e avverto palpitazioni. La scena circostante svanisce e le donne si dissolvono volatilizzandosi nell’aria. Il silenzio dentro la casa è assordante.
A questo punto mi sveglio. Il sogno termina senza ulteriori colpi di scena ma lasciandomi con una domanda alla quale dare una risposta. Può la nostra mente mettere in atto meccanismi inconsci di autodifesa utili a correggere argomenti altrimenti considerati “pericolosi” per ciascuno di noi ?.
A questo punto mi sveglio. Il sogno termina senza ulteriori colpi di scena ma lasciandomi con una domanda alla quale dare una risposta. Può la nostra mente mettere in atto meccanismi inconsci di autodifesa utili a correggere argomenti altrimenti considerati “pericolosi” per ciascuno di noi ?.


IL PIANETA PROIBITO – parte seconda – Sogno del 3 febbraio 2023
Tempo di lettura : 2 minutiMolto bene fanciulli, eccoci qua per la seconda parte del sogno IL PIANETA PROIBITO. Dopo avere bevuto un bicchiere di Coca Zero torno a letto e come solito, per la gioia di mia moglie, mi metto a ronfare nel giro di un secondo. Sono le ore 2:53….
Il sogno ricomincia. La scena è totalmente cambiata, adesso siamo in una struttura alberghiera . Sembra un resort. C’è un edificio che mi ricorda tanto un luogo che frequento d’estate. E’ un posto che nella realtà mi fa sentire molto bene. Guardo meglio e vedo che si tratta di una costruzione di mattoni appoggiata sugli alberi di un grande parco tagliato all’inglese. Luogo bellissimo e molto curato. C’è una grande tensostruttura tipo quella pressurizzata dei campi da tennis ma il telone è trasparente e dall’esterno si vede dentro.
Ci sono due semisfere costruite in questo modo. Nella prima semisfera vedo molte persone che si stanno divertendo in piscina . Sembra quasi delle terme al coperto. L’acqua fuma ed è calda e ci sono le bolle dell’idromassaggio. Gli occupanti sono tutte coppiette che stanno amoreggiando libertinamente. Le osservo dall’esterno. Entro nell’altra semisfera anche essa trasparente e non c’è nessuno. E’ riservata solo a me . Mi distendo sul lettino tipico degli stabilimenti balneari estivi. Fa caldo e sono in costume. Anche qui c’è una grande piscina circolare di acqua calda .
Una luce blu è irradiata dal fondo. E’ molto bella. Nel sogno ascolto il mio IPOD con i Queen a manetta. Mi tolgo gli auricolari e ascolto i rumori dell’ambiente. Ancora il ronzio di prima ! E’ sempre lo stesso rumore . In questo momento sono con mia moglie. Siamo seduti attorno a un tavolo tipo quelli in plastica da giardino che si usano d’estate.
Stiamo pranzando con piatti enormi di linguine all’astice . A proposito, prossimamente vi posto la mia ricetta delle linguine all’astice e sabato ne cucino un piatto esagerato. Mi volto e improvvisamente senza nessun preavviso circa a dieci metri da noi appare un robot di quelli tipici dei film di fantascienza degli anni 50. Siamo come nella una scena di un film con dottori pazzi, ragazze da salvare in minigonna cortissima e improbabili minacce aliene provenienti da ancora più improbabili robot pieni di lampadine lampeggianti. Tutti guardiamo in quella direzione . Il robot è lentissimo come sempre accade nel film di fantascienza di quel periodo. Anche una lumaca potrebbe sfuggirli e noi non facciamo eccezione. Lui però non ci minaccia e quindi per il momento ci godiamo le nostre linguine all’astice. Il robot lampeggia e muove le sue antenne grandi come orecchie di un elefante. Chissà cosa sta facendo.
Nel sogno non c’è tensione e sentiamo sempre quei deboli ronzii di ingranaggi meccanici . Mi alzo e vado verso il robot. Lui parla con voce meccanica e chiede informazioni. Il robot dice che deve andare e che si scusa tanto per l’intrusione, non voleva spaventare nessuno ma si è perso e non sa come tornare a casa.
Dice anche che il suo aspetto non deve incutere terrore perché anche lui ha un’anima gentile (Asimov docet). E’ così solo perché uno scienziato pazzo con il pizzetto lo ha costruito in quel modo. Nel sogno penso che è molto strano che un robot del genere non sia dotato di un navigatore satellitare. Guardo in faccia mia moglie e nessuno di noi, almeno in sogno, capisce il senso di quella scena.
Bevete consapevolmente cari miei. Alla prossima !