The Crime – Il mistero della bambina rapita – Sogno del 12/10/22
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The Crime – Il mistero della bambina rapita. Forse sto vivendo un crimine, una bambina è stata rapita o forse si è solo smarrita. Sono in compagnia di mia moglie e ci troviamo a Roma città dove ho lavorato per molti anni. Il sogno si svolge sicuramente nel tempo passato. A posteriori rifletto che molti segnali coincidono. Un luogo passato di lavoro, la mia vecchia auto, io e mia moglie siamo più giovani dell’attuale età. Il sogno procede e sono conscio che mi trovo in quella città per ragioni di lavoro. Il narrato onirico è molto confuso e i ricordi sono abbastanza frammentati.

In questo sogno ci sono due capitoli. Ho quasi l’impressione che si tratti di pezzi di sogni diversi. Forse non sono contigui ma probabilmente collegati fra di loro. Nel sogno sono sicuro che c’è un filo conduttore fra i vari capitoli.

Capitolo primo

C’è un primo colpo di scena. Il nostro Capo di Stato vuole incontrarci. Ci vestiamo e usciamo dall’hotel per dirigerci verso il Quirinale . Ci attendono per un piccolo ricevimento. Quando arriviamo c’è molta confusione. La gente dentro il palazzo corre da tutte le parti e ho la forte impressione che siano attività concitate sicuramente  dovute a una emergenza.  Arriviamo presso una grande e lussuosa reception ai piedi di uno scalone a chiocciola che sale ai piano alti del palazzo. Dietro al bancone c’è un cortese impiegato in doppiopetto che ci fa firmare un registro delle presenze. Ci spiega che una persona è sparita . Si tratta di una bambina dell’età di due o tre anni. Tutti parlottano fra loro ma nessuno sa cosa fare . Comunque l’agitazione regna sovrana e circolano molte carte.  Il Capo dello Stato è impegnato e non ha tempo di riceverci. Noi usciamo dal Quirinale e decidiamo di fare due passi e prendere un caffè. Prendo l’auto. Decidiamo di parcheggiare un po’ lontano dal centro per non trovare traffico, giro l’angolo e mi ritrovo a Ferrara nella città dove realmente vivo. La bambina è sempre scomparsa e vediamo gente che ancora corre da tutte le parti con grande agitazione.

Da parte mia ho la sensazione che il sogno scorra per me al rallentatore, ragione per cui non comprendo l’agitazione degli altri.  Sono sempre con mia moglie e facciamo due passi verso un caffè. Giriamo nuovamente un angolo della strada e ci ritroviamo a Roma. Davanti a noi completamente a sorpresa si trova la bambina smarrita. Stringe a sé un bambolotto di pezza color rosa.

Ci guarda e non dice niente. Improvvisamente siamo tutti e tre nella nostra macchina, la bambina è seduta sul seggiolone posteriore. Succhia il ciuccio e tutti siamo tranquilli. Aleggia un interrogativo “e adesso che si fa’ ?”. La bambina comunque è contentissima di stare con noi e dice che ha anche un cane che si chiama Bau. Si torna indietro per prelevare anche il cane. E’ un enorme cane bianco dei Pirenei. E via, anche il cane entra in macchina. Io penso alla mia costosissima selleria di pelle.

Tammy the terror
Tammy the terror

Capitolo secondo

La bimba è contentissima. Anche il cane è contento e quindi anche noi siamo contenti. Il cane bianco del Pirenei sbava dappertutto, la bimba si è avvinghiata al cane e non lo lascia più. Improvvisamente la bambina ci dice che ha anche un cavallo e chiarisce che non è stata rapita. Si è solo smarrita. Anzi, lei ci stava proprio cercando. Assieme a mia moglie ci chiediamo cosa fare. Non si può lasciare il cavallo per strada da solo, siamo in città e chissà cosa può accadere. Imbarchiamo anche il cavallo e la sua testa spunta dal bagagliaio nell’abitacolo. Sembriamo uno zoo viaggiante ma siamo tutti allegri, oramai il mistero è risolto.

Ancora però non sappiamo dove andare . Bisogna portare la bambina dalla polizia . Arriviamo al commissariato ma non vogliono riceverci e dicono che non è materia loro. Riprendiamo la macchina e partiamo. E’ quasi mezzogiorno e bisognerà mangiare qualcosa.  In sogno mi assale una irrefrenabile voglia di Wiener Schnitzel. Magari ne pubblicherò la ricetta.

Mentre ci dirigiamo verso un ristorante ci fermiamo al semaforo rosso. Si accosta un vigile. Guarda dentro e dice che non posso circolare con tutta quella confusione di cani cavalli e bambine. Soprattutto perché è domenica. Io non so che dire. Il vigile ci dice di riportare tutti a casa e che bambina abita a Ravenna. Dopo un po’ mi trovo sulla circonvallazione di Ravenna, luogo che conosco bene anche perché da piccolo ci abitavo .

Arriviamo presso l’abitazione della bambina e scendiamo tutti dal veicolo. I suoi genitori la stanno aspettando e la salutano sorridenti dall’uscio di casa.

Gesù, orrore ! E’ tutto falsissimo. Sembrano una felice famiglia della pubblicità. La mamma è vestita come una massaia americana degli anni settanta inclusa di fazzoletto fermacapelli annodato sulla testa e pantaloni stretti in fondo molto stile bon ton. Il padre è il prototipo del distinto impiegato della middle-class d’America. Pipa in bocca, occhiali quadrati da lettura e giornale sotto il braccio.  La bambina prende i suoi bagagli, il ciuccio il cane e anche il cavallo, ci diche che è un peccato lasciarci perché si era divertita moltissimo. Saluta ed entra in casa seguita dai suoi animali. Io sono esausto e il sogno finisce. Sono le 5,12 e mi ritrovo sul divano mentre prendo nota di questo stranissimo sogno.