IL PIANETA PROIBITO – parte seconda – Sogno del 3 febbraio 2023 
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Molto bene fanciulli, eccoci qua per la seconda parte del sogno IL PIANETA PROIBITO. Dopo avere bevuto un bicchiere di Coca Zero torno a letto e come solito, per la gioia di mia moglie, mi metto a ronfare nel giro di un secondo. Sono le ore 2:53….

Il sogno ricomincia. La scena è totalmente cambiata, adesso siamo in una struttura alberghiera . Sembra un resort. C’è un edificio che mi ricorda tanto un luogo che frequento d’estate. E’ un posto che nella realtà mi fa sentire molto bene.  Guardo meglio e vedo che si tratta di una costruzione di mattoni appoggiata sugli alberi di un grande parco tagliato all’inglese. Luogo bellissimo e molto curato. C’è una grande tensostruttura tipo quella pressurizzata dei campi da tennis ma il telone è trasparente e dall’esterno si vede dentro.

Ci sono due semisfere costruite in questo modo. Nella prima semisfera vedo molte persone che si stanno divertendo in piscina . Sembra quasi delle terme al coperto. L’acqua fuma ed è calda e ci sono le bolle dell’idromassaggio. Gli occupanti sono tutte coppiette che stanno amoreggiando libertinamente. Le osservo dall’esterno.  Entro nell’altra semisfera anche essa trasparente e non c’è nessuno. E’ riservata solo a me . Mi distendo sul lettino tipico degli stabilimenti balneari estivi. Fa caldo e sono in costume. Anche qui c’è una grande piscina circolare di acqua calda .

Una luce blu è irradiata dal  fondo. E’ molto bella.  Nel sogno ascolto il mio IPOD con i Queen a manetta. Mi tolgo gli auricolari e ascolto i rumori dell’ambiente. Ancora il ronzio di prima ! E’ sempre lo stesso rumore . In questo momento sono con mia moglie. Siamo seduti attorno a un  tavolo tipo quelli in plastica da giardino che si usano d’estate.

Lo scienziato del film : Il pianeta proibito

Stiamo pranzando con piatti enormi di linguine all’astice . A proposito, prossimamente vi posto la mia ricetta delle linguine all’astice e sabato ne cucino un piatto esagerato. Mi volto e improvvisamente senza nessun preavviso circa a dieci metri da noi appare un robot di quelli tipici dei film di fantascienza degli anni 50. Siamo come nella una scena di un film con dottori pazzi, ragazze da salvare in minigonna cortissima e improbabili minacce aliene provenienti da ancora più improbabili robot pieni di lampadine lampeggianti. Tutti guardiamo in quella direzione . Il robot è lentissimo come sempre accade nel film di fantascienza di quel periodo. Anche una lumaca potrebbe sfuggirli e noi non facciamo eccezione. Lui però non ci minaccia e quindi per il momento ci godiamo le nostre linguine all’astice.  Il robot lampeggia e muove le sue antenne grandi come orecchie di un elefante. Chissà cosa sta facendo.

Nel sogno non c’è tensione e sentiamo sempre quei deboli ronzii di ingranaggi meccanici . Mi alzo e vado verso il robot. Lui parla con voce meccanica e chiede informazioni. Il robot dice che deve andare e che si scusa tanto per l’intrusione, non voleva spaventare nessuno ma si è perso e non sa come tornare a casa.

Dice anche che il suo aspetto non deve incutere terrore perché anche lui ha un’anima gentile (Asimov docet). E’ così solo perché uno scienziato pazzo con il pizzetto lo ha costruito in quel modo.  Nel sogno penso che è molto strano che un robot del genere non sia dotato di un navigatore satellitare. Guardo in faccia mia moglie e nessuno di noi, almeno in sogno,  capisce il senso di quella scena. 

Bevete consapevolmente cari miei. Alla prossima !